“Lo stato italiano (leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”. Antonio Gramsci - ( da Ordine Nuovo del 1920).
Gli autori del libro si propongono di rendere note delle informazioni poco conosciute sulla storia del Regno delle Due Sicilie. La storiografia ufficiale, riportata dai testi scolastici, ha etichettato questo Stato come arretrato ed oscurantista.
La verità è tutt’altra e viene fuori ormai anche dalla consultazione di documenti inoppugnabili i quali, in buona parte, pur non essendo segreti, stranamente non sono resi noti al grande pubblico.
Le Due Sicilie erano lo Stato preunitario più prospero, nel quale l’emigrazione era sconosciuta e la cui popolazione non aveva alcun desiderio di unirsi alla restante parte della penisola. La sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e la sua politica di fiera indipendenza cozzavano contro gli interessi delle grandi potenze europee e dei Savoia.
Se i vertici dello Stato non furono capaci di arginare una unità d’Italia, una invasione, la piemontesizzazione imposta con la forza dei cannoni e del denaro corruttore, ci pensò il popolo a reagire con una guerriglia durata oltre dieci anni, che però è stata definita, in questo caso, “brigantaggio”.
Guai ai vinti! Ma è tale solo chi crede a verità preconfezionate dai vincitori e non possiede l’onestà intellettuale di accettare nuovi contributi di conoscenza. Che questo testo, documentato e passionale, veloce e immediato, possa arrivare al cuore di quanti anelano alla verità e alla indipendenza del Sud.
.
Cuoriosità Albania
lunedì 26 marzo 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Beh, da meridionale dico che parlare di 'indipendenza del Sud' mi pare un po' eccessivo e anacronistico: la stessa antitesi Nord Italia-Sud Italia è oggi superata, dal momento che l'intero Mediterraneo rischia di diventare una provincia sfruttata dell'"Impero" germanico-baltico... La stessa "prosperità" delle Due Sicilie è tuttora oggetto di discussione: va certamente considerato che 150 anni fa l'intera Penisola versava in cattive condizioni socio-economiche...Ad ogni modo, la storia va compresa e divulgata senza paratie concettuali di natura ideologica: i punti oscuri della (mala)unità vanno dunque messi in luce, non allo scopo di una improbabile separazione, bensì della costruzione di una nuova Italia finalmente forte, coesa e in pace con se stessa.
RispondiElimina