"Non solo Durazzo o Argirocastro: il Paese delle Aquile è diventato un vero cantiere archeologico. Ad Apollonia Cesare Ottaviano perfezionò i suoi studi in retorica, a Butrinto si fermò Enea in fuga da Troia: ecco le bellezze nascoste dei nostri vicini di suggerì al dittatore albanese di costruirci una base per i sottomarini.
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Poi la rottura tra Mosca e Tirana e un periodo di buio. Da qualche anno gli scavi archeologici sono ripresi con vigore. L’Albania si sta rivelando una delle sorprese più interessanti per questi studiosi. A proposito: i primi ad intuirne il potenziale culturale erano stati gli italiani, al tempo del fascismo,quando l’Albania faceva parte dell’impero."
*Un estratto dal Corriere della Sera pubblicata in forma cartacea
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