La musica in Sardegna e Albania sono uguali (guardare per credere) - Turismo in Albania

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mercoledì 5 maggio 2010

La musica in Sardegna e Albania sono uguali (guardare per credere)

Cosa hanno in comune la Sardegna e l'Albania ? i canti tradizionali ossia "il canto a tenore e "Kenge Labe"



Nell'Albania del sud c'è una zona che si chiama Laberia. Questa zona è ricca per la sua tradizione nel folklore e nel canto antico.

Il canto si chiama "Kenge Labe " prende spunto dalla zona Laberia(sarebbe il sud dell'Albania. Tutt'oggi una persona del nord Albania chiama lab un cittadino albanese del sud).

canzone Labe viene cantata senza essere accompagnata dal nessun tipo di strumento.
In pratica consiste che una persona (uomo o donna) canta la sua canzone e a intervalli la sua voce viene accompagnato da un "eeeeeeeeeeee" degli uomini.E una musica che viene cantata in gruppo di piu di 3 persone.



In Albania oggi per conservare queste tradizioni si organizzano festival del folklore e ci sono diversi gruppi che vanno in giro per il mondo per cantare nei paesi dove ci sono immigrati albanesi.


In Sardegna c'è c'è uno stesso tipo di canto popolare che si chiama "il canto a tenore" è lo stesso tipo di canto in cui una persona canta e le altre del gruppo fanno eeeeeeeeee

Questo canto si è tramandato in Sardegna attraverso i secoli: la prima testimonianza è stata ritrovata in una zona nuragica della Barbagia e risale al VII secolo a.C.. Si tratta di un bronzetto che raffigura un cantore con una mano appoggiata sul mento e l’altra sull’orecchio con due dita che piegano la car tilagine, nella tipica postura dei tenores.

Il canto a tenore è anche un patrimonio delll'Unescu


Questi canti per appunto sono antichisimi e venivano usati di più dai pastori i quali si riunivano per cantare e brindare insieme.
Kenga Labe è una tradizione antichissima.


Insomma "il canto a tenore e "kenge Labe" sono 2 patrimoni dell'umanità e sono sicuramente nella radice del ricchisimo folk Mediterraneo.

Mettiamo qui 2 video presi da youtube per le due canzioni sarde e albanese
"Il canto a tenore" sardo
"Kenge labe" Albanese



La Sardegna e l'Albania hanno molte altre cose in comune
Infatti lo scrittore Areddu Alberto ha scritto anche "Le origini albanesi della civiltà in Sardegna "


Egli nel libro ,che potete comprare on line ,descive nei dettagli le stipre albanesi che abitavano la Sardegna

Per vedere altre informazioni sulla sua ricerche fatte dal professor Alberto Areddu
vistate http://web.tiscali.it/sardoillirica/sardoillirica/

17 commenti:

  1. rrnofsh laberi
    te pershendet gjakova

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  2. bukur , jan njesoj.

    veçse keta sardet kane nje tjeter marrje.
    ja marrin me nje ze me te holle.

    por komplimente per studimin tuaj.

    po zbuloni italine qe ka rrenje shqiptare

    shume bukur.

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  3. Kenga labe e Bregut eshte me shtruar,me antike.

    Ne Tepelene pelqehet e kendohet ky variant polifonia labe te mallengjen ajo kendohet qe nga saranda,vlora tepelena mallakastra.

    kjo eshte shqiperia jone

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  4. Bota qe kur eshte zene
    Shqiperia e para ka qene
    Pellazgjinj ju thonin me pare
    me se fundi Shqipetare
    bijet tane jane ellinet
    sikurse edhe latinet

    NAIM FRASHRI




    thote Herodoti
    ne tomorre zoti
    shtepi qe moti
    kishte dhodhone
    eshte me e vjeter
    ngaha c do tjeter
    shume me teper
    kjo gjuha jone

    NAIM FRASHRI

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  5. Anche la canzone Labe fa parte del patrimonio di Unesco dal 1983/4.Auguri e buon lavoro.Faleminderit per njohejen e Shqiperise.

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  6. infatti queste due melodie sono uguali e complimenti per aver captato e messo insieme queste canzoni antichissime

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  7. E VERO SONO UGUALI

    NEL LIBRI DI ALBERTO AREDDU SI SPIEGA CHE IN SARDEGNA CI SONO CIVILTA E SEGNI CHE COLLEGANO ALLA CIVILTA SARDA.

    INFATTI NEL NORD EST DELLA SARDEGNA (CHE SI TROVA DI FRONTE ALLA TOSCANA , DOVE STAVANO GLI ETRUSCHI CI SONO MOLTE COSE CHE RIPORTANO ALLA LINGUA ALBANESE E CHE SONO STATE SCRITTE E FATTE RICERCHE DAL 1800.

    CIAO

    Alberto Areddu

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  8. IO SO CHE LE INFLUENZE ALBANESI IN SARDEGNA DERIVANO ANCHE DAGLI ETRUSCHI I QUALI PARLAVANO LA STESSA LINGUA AGLI ALBANESI DEL NORD ATTUALI

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  9. Ultimamente io (e non il buontempone che si è passato per me) ho parlato del rapporto con la città di Sarda, oggi Shurdhah, e del popolo del mare degli Shardan. Potete dare un'occhiata e volendo, lasciare un commento
    http://gianfrancopintore.blogspot.com/2010/07/quei-sordidi-insetti-degli-shardana.html

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  10. Sardo noulatinu: Su populu sardu ei su populu etruscu sunt arribados dae sa peninsula anatolica e dae sas isulas arregas in 1200 (millie duchentos) in antis de Cristos coment narat Erodoto in su I libru de Historiae paragrafu 94 sos arvaresos furint latinizados in su milli.
    Protosardo Illirico o barbaricino antico: I popullu shardhanu meme i pupullu etrushku jashen’arrimaà pej ie erkishulla e Anatolja e pej ishulà e Arregjia ne 1200 (mizi meme dyni kjindi) prepara e Krishtos meme jain’a she litarraà ne fundaku ià arvareshà inder i mej e Shardinna ind i paru mizi.
    Italiano: i sardi e gli etruschi sono emigrazioni dell’area egeica (cfr. erodoto I libro historiae par. 94), i sardi barba ricini dell’interno furono definitivamente latinizzati dopo il mille dalla Chiesa latina che sostituì con lo scisma d’oriente la Chiesa Greca sarda.

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  11. Siete solo degli ignoranti! Io parlo correntemente sia il sardo che l'albanese e non c'è assolutamente nessuna affinità tra le due lingue, quella degli albanesi che sarebbero stati i primi abitanti della Sardegna è una balla colossale.

    Alessandro Piras

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  12. Caro alessandro e chi ha detto che il sardo assomiglia alla lingua albanese . ?


    Si parla della somiglianza della melodia e della musica e non della lingua !!!!!!!


    Leggi bene l'articolo , c'è scritto che la melodia e il modo in qui vengono cantate le canzoni è simile .

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  13. Marzo 1991 io e i mie paesani abbiamo sbarcati dalla nave LEGEND a brindisi dopo che ci hano messo un po di ordine. Andava a comprare le sigarete a un BarTabachi entriamo la tv era dopo la porta, guardo e ci dico al mio paesano( o fredi mica sn grupi Pilurit lui era di Valonaio di durrazzo scherzando cn lui mi risponde nn son loro sara un altro grupo dopo abbiamo saputo che erano Sardi e non Albanesi siamo rimasti come 2 piopi, ho detto una canzone folk nn puo essere uguale cm la nostra rroba strana. Rispondo al sig Alesandro PIRAS lui dice che parla corretamente l'albanese e sardo per parlare corretamente uno che nasce e studia in quel paese, ci dica sig PIRAS dove sei nato in sardegna o albania si capisce che nn sei ne sardo ne albanese ma un povero travestito serbo o greco PIRAS somiglia un po greco dove e finita la tua educazione ciao Davide.

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  14. Egregio Alessandro Piras non è il sardo moderno neolatino che assomiglia all'albanese ma il sardo prelatino parlato in ultimo in Barbagia, dove ancora esistono molte espressioni prelatine in uso nel sardo parlato. Tra il sardo prelatino e quello neolatino esistono le stesse differenze che oggi si hanno tra l'estrusco e il toscano. Il sardo prelatino è codificato e riporto a titolo esemplificativo il Padre Nostro prelatino: Babai Jone
    Babai Jone cieshe shere inde shu chelu
    shiedhe shantau shu lumene tu
    vennedhe shu mereu tu
    shiedhe bautia sha urdha ta
    emmo inde shu chelu
    emmo inde sha toca
    nuru thommiri gjitianu sha beca xhana
    nuru indergjere shara deitorara xhanara
    Si nuru indergjimuru a shuru deitoriri xhanuru
    Peri uncu nuru tommiri shara mascadhara
    Ama nuru lirara inca cecinu
    Aici shiedhe
    Amene Xheshusu
    (nelle parentesi il Padre nostro in sardo che non è la traduzione del precedente: Babu Nostru, Babu nostru chi istas in sos chelos, Santificadu siat su numen tuo, Benzat a nois su rennu tuo, Fata siat sa voluntade tua, Coment in su chelu gai in sa terra, Su pane nostru de onzi die dae nos oe, E perdona nos sos pecado nostros, E non nos dasses ruer in sa tentazione, Ma liberanos dae male. Amen).

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  15. E' esemplificativa la lingua dei centri del Monte Santo (Sardegna Orientale - Golfo di Dorgali) dove per un unico significato si usa spesso il termine latino e quello prelatino. Gli "arvaresos" sono gli odierni barbaricini in Sardegna. I romani chiamavano i barbaricini ilienses che etimologicamente hanno la stessa radice semantica degli illiri. I predecessori dei barbaricini e dei sardi sono i nuragici o shardana.
    Questa lingua si è estinta in ultimo in Barbagia (Arvarè o Arvaria in arvareshu) nella zona interna della Sardegna (Shardinna in arvareshu). Il protosardo illirico apparteneva alla famiglia linguistica tirrenica alla quale si ascriveva anche l’etrusco e il pelasgico o greco antico predorico o greco arcaico che oggi molto più semplicemente viene ascritta alla famiglia illirica. Le uniche lingue moderne parlate che possono essere ascritte oggi a questa famiglia sono l’albanese e l'arvanita. Il termine "arvareshu" prende il nome da "Arvarè" il termine medioevale usato per definire la Barbagia e l'Arborea. Questa lingua era presente fino all'alto medioevo. È una lingua che persiste con molte parole nel sardo dell'interno frammista alla struttura latina ma non per questo meno organizzata, la sua origine è chiaramente neoillirica. Se si togliessero le parole latine dal sardo quelle che rimangono sono per l'80% illiriche e oggi le ritroviamo ancora nel tosco e nel ghego, ma soprattutto in quest'ultimo. Il progenitore del protosardo e del sardo, in parte, è in comune con l'albanese. Il sardo si latinizzò definitivamente con la chiesa latina dopo la fine traumatica della chiesa autocefala greca sarda "Cresia Arrega Sarda", fondata da San Lucifero Vescovo di Cagliari, e del suo clero avvenuta nel 1054 (Scisma d'Oriente). Non si tratta comunque dell'ipotesi linguistica della grande Albanìa, ma della probabile origine indoeuropea balcanico-egeica e anatolica dei protosardi o degli shardana almeno per via degli innumerevoli termini parlati usati dai barbaricini del Centro Sardegna che essi hanno in comune con gli schipetari dell'Albania e gli arvanites di Grecia. I costumi sardi dipendono dall'area balcano egeica anatolica, i costumi dei frigi avevano lo stesso copricapo dei sardi e degli antichi illiri e dei lidi, lo stesso gonnellino dei sardi è proprio degli albanesi e degli arvaniti. Il canto a tenore sardo ha una grande somiglianza con il Kenge Labe albanese.
    La chiave di lettura del protosardo è verosimilmente dato dalla famiglia di lingue balcano-egeiche e anatoliche dette tirseniche (o tirreniche), derivata dal nome Tyrrhenoi. Si tratta di una classificazione di lingue proposta dal linguista Helmut Rix (1998). Le lingue tirseniche comprenderebbero la lingua etrusca, la retica, insieme alla lemnia, che Rix identificò in stretta relazione avendo evidenziato un certo numero di parole imparentate. In questa famiglia, che è molto probabile sia propriamente di tipo illirica, rientrerebbe anche il protosardo, quello dell'ipotesi balcanico-egeica. Bibl.: Dieter H. Steinbauer, Neues Handbuch des Etruskischen, St. Katharinen 1999; Helmut Rix, Rätisch und Etruskisch, Innsbruck 1998; L.R.Palmer, Mycenaeans and Minoans, Second ed. New York: Alfred A. Knopf. 1965. Il piccolo vocabolario sotto riportato indica solo una piccola parte degli innumerevoli termini in comune.

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  16. Al popolo sardo il più orientale dell’Europa Occidentale, all’Ogliastra, al paese di Ollolai gloriosa antica capitale della Barbagia e a Santa Maria Maddalena e San Lucifero di Thorpeia (agro di Dorgali) che nell’entroterra fu il paese medioevale più vicino all’antico porto iliense e barbaricino chiamato in proto sardo Uili (Cartagine Sulcos oggi Nuraghe Mannu). Qui in Barbagia sono collocate le ultime aree parlanti proto sardo. Come l’yddish e l’ebraico per il popolo ebreo anche per il popolo sardo vi sono due sistemi linguistici uno nuovo e uno vecchio che non vanno confusi. E all’eroica resistenza secolare del popolo schipetaro nostro antico fratello illirico.
    A su populu sardu su prus orientale de s’Europa Otzindentale, a s’Ogiastra, a sa bidda de Ollolai numenada capitale de Arvarè, a Santa Maria Madalena e a Santu Lutziferu de Sa Chejeda e de Sa Dobora (s’antiga Tropea como cropada a Durgali) chi fiat de sas biddas antigas sa prus apresu a su portu antigu de Arvarè mutidu Uili oe Nuraghe Mannu. Inoghe in Arvarè s’agatant sos urtimos giassos chi faeddaiant su protosardu. Commente s’yddish e s’evreu pro su populu evreu fintzas pro su populu sardu esistint duas limbas una nova e una betza chi non si devent ghettare a pare. E a sa eroica resistentzia seculare de su populu albanesu frade antigu nostru illiricu.
    A shu pupulu shardannu shu mannu anadholu e sha Europa irmurruina, a sha Uxhashtra peri a sha banda e Ollolai anticha lumenaa creachidha e Arvaria peri a sha banda vreca e Sha Cexhedda e Shanta Mari Mallena peri a Shantu Luxiferru e sha Topora (sha vreca Tropea), inde sha troca e Trocale, cie vidhi interi shara bandara antichara arvareshara e papastroca sha manna reshente e Uili e Arvaria sutoie mutiu Nurache Mannu. Inde sha Arvaria xapanemmo shuru treturu cie cane fallegau fundinuru sha gorgoena vreca shardanna. Si sha gorgoena yddish peri si sha gorgoena xhaudha, po shu populu xhaudhu, peri po shu populu shardannu jamanemmo dini gorgoenara una arre peri una vreca cie nuru uncu diamuru pilishae. Peri a shu derreore trinu inde shuru sheculuru e shu populu shcopidhannu avedu vrecu xhanu illiru.
    PRONUNCIA: a shu pupulu shardannu shu mannu anadholu e sha Europa Irmurruina, a sha Uzashtra peri a sha banda e Ollolai anticha lumenaa creachidha e Arvaria peri a sha banda vreca e Sha Chejedda e Shanta Mari Mallena peri a Shantu Luxiferru e Topora, inde sha troca e Trocale, chie vidhi interi shash bandash antichash arvareshash e papastroca sha manna reshente e Uili e Arvaria sutoie mutiu Nurache Mannu. Inde Arvaria tzapanemmo shush tretush chie cane fallegau fundinus a sha gorgoena vreca shardanna. Si sha goena iddish peri si sha gorgoena zauda po shu populu zaudu peri po shu populu shardannu jamanemmo dini gorgoenash una arre meme una vreca chie nusu uncu diamuru pilishae. Peri a shu derreore trinu inde shus sheculush e shu populu ishcopidhannu, avedu vrecu zanu illiru.

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  17. E' disponibile il libro sulla lingua illirica prelatina di Sardegna:

    Salvatore Mele - Arvareshu - Logosardigna Sassari.

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