Zog si proclamò Re degli Albanesi il 1º settembre 1928 fino al 7 aprile 1939 e istituì una monarchia costituzionale, il regno albanese, simile a quella allora presente in Italia. Egli creò una forte polizia, inventò un "saluto zogista" (mano piatta sul cuore con il palmo rivolto in avanti) e sostenne di essere un successore di Gjergj Kastriot Skanderbeg. Zog ammassò monete d'oro e pietre preziose che furono usate per sostenere la prima moneta cartacea d'Albania; le sue spese personali si aggiravano sul 2% del bilancio nazionale.
La madre di Zog, Sadijé, fu dichiarata "Regina Madre degli Albanesi" e Zog diede anche a suo fratello e alle sorelle lo status regale di Principe e Principesse Zogu. Una delle sorelle, Senijé, Principessa Zogu (1908-1969), si sposò con Sua Altezza Imperiale Principe Shehzade Mehmed Abid Efendi di Turchia, un figlio del Sultano Abdul Hamid II.
Zog si fece inoltre chiamare Feldmaresciallo del Reale Esercito di Albania. Inoltre, durante il suo regno fu Ministro delle Finanze Lame Kareco
Zog tentò di consolidare la legittimazione del regime governando come un monarca costituzionale. La sua costituzione del regno proibì che qualsiasi principe della casa reale diventasse primo ministro o membro del governo e conteneva disposizioni riguardo alla potenziale estinzione della famiglia reale. Per ironia, alla luce dei successivi eventi, la costituzione proibiva anche l'unione del trono di Albania con quello di un altro paese. Sotto la costituzione zogiana, il Re degli Albanesi, come il Re dei Belgi, esercitava i poteri regali solo dopo aver prestato giuramento di fronte al Parlamento.
Durante il regno di Zog, l'esercito albanese rappresentò uno dei problemi maggiori a causa dei costi del suo ammodernamento. Il regime di Zog portò stabilità in Albania e il re istituì un sistema di istruzione nazionale. La dipendenza fiscale dell'Albania dall'Italia continuò a crescere in un periodo in cui il dittatore italiano Mussolini stava estendendo la sua sfera di influenza nei Balcani e esercitava un controllo crescente sulle finanze e sull'esercito albanesi. Durante la Grande depressione dei primi anni trenta, il governo di Zog divenne quasi totalmente dipendente da Mussolini. Si dovette importare il grano dall'estero e molti albanesi emigrarono.
Nell'aprile 1938 il Re Zog sposò la Contessa Géraldine Apponyi de Nagyappony, una cattolica che era metà ungherese e metà americana. Il loro unico figlio, Principe Leka Zogu, nacque il 5 aprile 1939.
Due giorni dopo, il 7 aprile 1939, le truppe italiane entrarono in Albania. L'Albania entrò nell'orbita italiana, pur mantenendo un governo autonomo, e Vittorio Emanuele III assunse il titolo di Re d'Albania. Zog e la sua famiglia si rifugiarono in esilio in Grecia, Turchia, Gran Bretagna, Egitto, negli Stati Uniti ed infine in Francia.
Il re D'Albania con rappresentanti religiosi
Famiglia del re Zogu del 1935
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