Nermin Vlora Falaschi (1921-2004)
Nermin Vlora – Falaschi nata a Tirana nel 1921 dove studio nella sua infanzia nella scuola MOtrata Qiriazi.
Nella giovane età ossia a 17 anni conobbe in Albania Enzo Falaschi un generale con il quale si sposo e si trasferi poco dopo in Italia.
Nermie Vlora in Italia iniziò a lavorare nelle traduzioni e inizio a tradurre da diverse lingue in lingua albanese ,lavorò anche per Radio Tirana.
Si laureò in Scenze politiche dove le permise di acquisire piu conoscenze della sua vita.
Nermin parlava diverse lingue , la conoscenza delle lingue la portò a confrontare la lingua etrusca con quella albanese
Fece l'intrepretazione della stele in pietra "Cippo di Perugia".
Scrisse alcuni libri e tra i quali in piu importante "L'Etrusco Lingua Viva"
Sostiene che gli etruschi di cui non si conosce la terra di provenienza altro non erano che pelasgi, ed essendo i pelasgi ascendenti degli illiri che a loro volta erano albanesi, ne deduce che gli etruschi erano semplicemente albanesi.
Morì nel 2004 lasciando dietro una grande ricchezza.
La lingua Etrusca(2 parole)
L'etrusco fu una lingua parlata e scritta in diverse zone d'Italia e precisamente nell'antica regione dell'Etruria (odierne Toscana, Umbria occidentale e Lazio settentrionale), nella pianura padana (attuali Lombardia e Emilia-Romagna), dove gli Etruschi furono espulsi successivamente dai Galli, e nella pianura campana, dove furono poi assorbiti dai Sanniti. Tuttavia, il latino sostituì completamente l'etrusco, lasciando solo alcuni documenti e molti prestiti linguistici nel latino (come ad esempio persona dall'etrusco φersu), e numerosi nomi di luoghi (come Tarquinia, Volterra, Perugia, Mantova, forse Parma, e un po' tutti i toponimi che finiscono in "-ena" come Cesena, Bolsena, ecc.). Altri esempi di termini di probabile origine etrusca sono: atrium, fullo, histrio, lanista, miles, mundus, populus, radius, subulo. La lingua etrusca risulta attestata tra il IX e il III secolo a.C.
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La lingua etrusca e la lingua albanese
e stata una delle grandi donne albaesi.
RispondiEliminaio la considero a madre teresa.
lei non ha sofferto per aiutare i poveri come ha fatto madre teresa pero ha dato un gran valore all'albania .
e stata sepolta a valona(credo)
ma quando si parlava la lingua etrusca ?
RispondiEliminaGli Etruschi parlavano etrusco, almeno per tutti i dieci secoli della loro storia. Ed è molto probabile che lo parlassero pure i loro antenati stanziati sul territorio italico fin dal XIII secolo a.C. e cioè i Villanoviani.
RispondiEliminasecondo me devono mettere la lingua albanese come prima lingua europea e poi ne arrivarono il latino e il greco.
RispondiEliminaLa verità è vicina
Oggi siamo in grado di comprendere pressoché perfettamente quasi tutti i testi in nostro possesso, in gran parte semplici epigrafi funerarie recanti il nome del defunto, la sua genealogia, talvolta gli anni della sua vita e nei casi più fortunati le cariche pubbliche da lui eventualmente rivestite. Anche le epigrafi votive non vanno quasi mai oltre il nome del dedicante, quello della divinità, e qualche altro scarno elemento: per questo assumono grande importanza i testi più lunghi ed articolati, come quello sulle bende della Mummia di Zagabria. Si tratta di un rotolo (volumen) di tela contenente un calendario religioso, che, giunto chissà come in Egitto, venne tagliato a strisce per avvolgere la mummia di una donna. Riavvicinando tra loro le strisce, si ottiene un testo di ben 1200 parole. Ancora a carattere religioso è l’iscrizione incisa a righe alternativamente rovesciate sulla «tegola di Capua» (V-IV secolo a. C.), mentre circa 50 parole, formule magiche di maledizione, sono sulla laminetta plumbea di Campiglia Marittima. Tra le iscrizioni a carattere funerario la più lunga è senz’altro quella sul rotolo tenuto in mano da Laris Pulena, scolpito sul coperchio del suo sarcofago, che fa bella mostra di sé al pianterreno del Museo Nazionale Tarquiniese di Palazzo Vitelleschi. In 59 parole, viene tracciato un vero e proprio “cursus honorum” del defunto, ossia l’elenco delle cariche religiose da lui rivestite.
RispondiEliminail fatto è che la falaschi fu presa in considerazione solo di recente.
RispondiEliminaIl francese Zacharie Mayani ha trovato connessioni tra le lingue etrusca e pelasgica e la moderna lingua albanese.
RispondiEliminaLa maggior parte degli studiosi ritiene gli argomenti di Mayani estremamente fragili. Tuttavia, l'ipotesi d'una discendenza degli Albanesi dai Pelasgi non ha solamente un'origine nazionalista e non è neppure d'epoca recente, anzi è molto antica ed è stata sostenuta da diversi autori (Falaschi, Catapano, Marchiano, D'Angely, Kolias, Pilika).
RispondiEliminaIl geografo franco–danese Conrad Malte–Brun (1755–1826) ipotizzò connessioni tra la lingua albanese e quella pre–omerica. Egli fu il primo a proporre che gli Albanesi potessero essere i moderni discendenti dei Pelasgi. Johann Georg von Hahn (1811–1869) diede per sicura tale discendenza e collegò gli Illiri con i Pelasgi.
RispondiEliminaLo studioso francese Edouard Schneider, specialista della lingua etrusca, tradusse iscrizioni etrusche tramite l'albanese e si convinse che i Pelasgi fossero gli antenati degli Albanesi. August Schleicher (1821–1868) era indeciso se la lingua albanese fosse più vicina al latino o al greco; infine la catalogò come ramo della lingua pelasgica.
RispondiEliminaLa studiosa albanese Nermin Vlora Falaschi ha tradotto diverse iscrizioni etrusche e pelasgiche (come la Stele di Lemnos), usando la moderna lingua albanese.
RispondiEliminaCiò mostrerebbe gli Albanesi (discendenti degli Illiri) come gli odierni discendenti dei Pelasgi, una delle più antiche stirpi d'Europa.
RispondiEliminaEcco ad esempio alcune traduzioni della signora Falaschi. In Italia esiste la località dei Toschi (la Toscana), così come i Toschi abitano nella "Toskeria", nell'Albania meridionale. Diveersi autori sostengono che la parola Tosk (Tok) sia sinonimo di Dhe, tanto che oggi in albanese, per dire "terra", si usa indifferentemente sia la parola Dhe, sia Tok.
RispondiEliminaIn Toscana si trova l'antichissima città di Cortona, che si ritiene fondata dai Pelasgi. In albanese, Cor = raccolti, tona = nostri, cioè "i nostri raccolti". Nel suo museo archeologico si trova un'iscrizione particolarmente bella e interessante, su un sarcofago con decorazioni floreali. Nermin Vlora Falaschi tradusse quella scritta usando la lingua albanese: "La nave è per noi fierezza, coraggio e libertà".
RispondiEliminaIn Toscana si trova l'antichissima città di Cortona, che si ritiene fondata dai Pelasgi. In albanese, Cor = raccolti, tona = nostri, cioè "i nostri raccolti". Nel suo museo archeologico si trova un'iscrizione particolarmente bella e interessante, su un sarcofago con decorazioni floreali. Nermin Vlora Falaschi tradusse quella scritta usando la lingua albanese: "La nave è per noi fierezza, coraggio e libertà".
RispondiEliminaLe fonti storiche riferiscono che i Greci appresero dai Pelasgi non solo la lavorazione dei metalli e la costruzione delle mura, ma anche il loro modo di scrivere e fecero proprie le loro divinità, come per esempio De–mitra (Dhe = terra, Mitra = utero, cioè la Dea Madre Terra), nonché Afrodite, Afer–dita (Afer = vicino, Dita = Giorno, più tardi chiamata Venus dai Romani).
RispondiEliminaI Pelasgi, detti anche Popoli del Mare perché erano abili e liberi navigatori, chiamarono Iliria (Illyria per i Romani) la loro patria: Liri (Lir = libero), ossia: "il Paese del popolo libero", dal Mediterraneo sino al Danubio. Nel Lazio esistono il monte Liri, il fiume Liri e Fontana Liri.
RispondiEliminaDiversi nomi etnici hanno un significato preciso nella lingua albanese: E–truria (E = di, Truria = Cervello, paese di gente con cervello), Messapi (Mes = ambiente, centro, Hapi = aperto, paese di gente aperta), Dauni (separati), Veneti (nome derivante dalla dea Vend, patria, luogo per eccellenza), Piceni (Pi = bere, Keni = avete, luogo con acqua abbondante). Il nome Pelasgi si può riferire alla parola albanese Pellg (mare profondo, "pelago"). In albanese Pellazget significa "coloro che navigano nei mari profondi"
RispondiEliminaUn'iscrizione illirica datata tra il sec. III ed il II a.C., custodita attualmente nel museo archeologico di Durazzo, in Albania, è stata letta: "Sopporta il tuo dolore e piangi se ti aiuta, però affidalo alla terra calda, alla Grazia Celeste e al Supremo Bene". Il linguaggio dell'iscrizione è talmente simile all'albanese odierno, che sembra difficile pensare che risalga a più di duemila anni fa.
RispondiEliminaGli etruschi venivano dall'Albania
RispondiEliminala lingua etrusca = lingua albanese.
nei prossimi giorni ci sarà una presentazione a tanti studiosi in Albania e in francia
La toscana in passato fu chiamata Tuscania.
La toscana era fondata dagli etruschi .
Gli etruschi sono alla scenza e agli studiosi un popolo misterioso.
Si pensava che questa popolazione venisse dall'Asia.
Invece molti studiosi dano la loro provenienza dall?attuale Turchia,
dalla attuale grecia e dalla attuale Albania.
Il fatto è che dal circa 1 secolo molti studiosi stanno scrivendo proprio delle somiglianze che il popolo etrusco aveva con la lingua alnbanese e con persone che abitavano queste terre.
per capire le vere somiglianze partiamo dal solo principio che gli
etrushi erano ritenuti popolo intelligente.
Il territorio che loro fondarono nell'attuale Toscana.
veniva chiamata Etruria.
In lingua albanese truri = cervello
Qunndi Etruria = dei cervelloni
Terra dei cervelloni.
Tosk è il dialetto del sud Albania e c'è anche toscheria.
Quindi anche nermin vlora palaschi l'aha detto.
In poche parole ... Greci e slavi avete modificato la nostra storia e per un po di tempo ci seite riusciti.
ora le verità vengono a galla.
Viva l'Albania , e viva i greci veri e non gli slavi ortodossi russi che hanno invaso la grecia.
siete grandi!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminae molto vero che li etruschi erano albanesi sono molte somiglianze in lingua albanese con i luogi che hanno abitato li etruschi .
RispondiEliminail latino ha rrovinato tutto ma la madre lingua albanese non ha potuto rrovinarla
L'Etrusco fu una lingua parlata e scritta in diverse zone d'Italia e precisamente nell'antica regione dell'Etruria (odierne Toscana, Umbria occidentale e Lazio settentrionale), nella pianura padana - attuali Lombardia e Emilia-Romagna, dove gli Etruschi furono espulsi successivamente dai Galli e nella pianura campana, dove furono poi assorbiti dai Sanniti. Tuttavia, il latino sostituì completamente l'Etrusco, lasciando solo alcuni documenti e molti prestiti linguistici nel Latino (per esempio, persona dall'Etrusco fersu), e numerosi toponimi, come Tarquinia, Volterra, Perugia, Mantova, forse Parma, e un po' tutti quelli che finiscono in "-ena" (Cesena, Bolsena, ecc.). Altri esempi di termini di probabile origine etrusca sono: atrium, fullo, histrio, lanista, miles, mundus, populus, radius, subulo. La lingua etrusca risulta attestata tra il IX e il III secolo a.C.
RispondiEliminaEra una lingua, secondo i più, non indoeuropea, ma alcuni linguisti, ad esempio Adrados, recentemente hanno proposto una (controversa) filiazione da una fase molto antica delle Lingue indoeuropee di tipo Anatolico, particolarmente il Luvio (si veda anche l'analogo problema del Tartessico e l'ipotesi di Wikander). La lingua etrusca, inizialmente diffusa nell'Etruria propria (Alto Lazio - Toscana, tra Tevere e Arno), si affermò successivamente in un'area più vasta, in parte della pianura padana e della Campania, in seguito alla notevole espansione della cultura etrusca intorno al VI secolo a.C. In particolare il dialetto di Comacchio, che presenta una particolare fonetica differente da tutti i dialetti confinanti, sarebbe, secondo un'ipotesi[32] la lingua parlata attualmente più simile all'antico etrusco, mantenutasi grazie all'isolamento territoriale in cui è rimasto il territorio comacchiese fino all'epoca moderna.
Giacomo Devoto propose e più volte sostenne la definizione della Lingua etrusca come Peri-indoeuropea[33]. Altri studiosi (Helmut Rix) collegano l'etrusco anche alla lingua retica, parlata dai Reti nell'area alpina fino al III secolo d.C. .
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_etrusca#Alfabeto
non solo etruschi erano albanesi, ma anche i celti e i romani erano albanesi. i greci no, sono troppo sciocchi per essere albanesi
RispondiEliminaIO SONA DA KANINA DOVE NERMIN FU SEPOLTA NEL 2004,E PURE IL SUO MARITO.LEI AVEVA DETTO SE DOPO LA SUA MORTE VOLEVA ESSERE SEPOLTO IN KANINA DOVE VERRO SEPOLTO NEL 1919 IL SUO NONO ISMAIL BEJ VLORA QEMALI.LO CONOSCIUTA PERSONALMENTE E HO LETTO DUE DEI SUOI LIBRI.
RispondiEliminaBELTIN-HOXHAJ kanine
Come la provincia PADANA che cosa significa per i Italiani da dove è venuto questo nome ne anche non lo sano. PA-DA-NA PA-SENZA,PRIVIO. DA-DIVISI o SEPARATI. NA-NOI in dialeto GEG.
RispondiEliminaE i CELTI che cosa significa in Italiano niente lo usano solo per dire di una rraza ma in realta non lo sano ne anche che cosa significa in Pellasgo CELTI-CHIARO o BIANCO,o APERTO. come diciamo noi ancora oggi per i colori che diciamo i celt,hapur.
Caro popolo Albanese quante cose si sono tenute in ascosto di noi siamo stati acusati di non avere una storia di non avere cultura e noi la storia e la cultura lo tenevamo sopra le spale in 20 secoli di invasi e 50 anni di comunismo e abbiamo parlato la nostra lingua dei divini Pellasgi eco la nostra storia che urlavamo e nessuno non ci sentiva perche ala grande Europa la storia li era racontata in una maniera diversa e noi chi eravamo? Eravamo il popolo misterioso che si era trovato li improvisamente e nessuno non la sapeva da dove eravamo venuti. Ma la verita ne verra fuori.
AVEVO RICEVUTO NEGLI ANNI 80 UN ESEMPLARE DELLA NOBILE SIGNORA FALASCHI DAL FIGLIO ROBERTO CON CUI HO LAVORATO ALL'AMBASCIATA D'ITALIA A BRASILIA:COME APPASSIONATO DI ETRUSCOLOGIA CONDIVIDO LA TESI DELLA ORIGINE PELASGICA-ILLIRICA-ALBANESE; CREDO CHE GLI ETRUSCHI SIANO UN POPOLO ETEREOGENEO PROVENIENTE PROGRESSIVAMENTE DALLE REGIONI ASSIRO-BABILONESI,MEONIA-LIDIA,OSSIA TURCHIA, GRECIA E QUINDI DALL'ALBANIA A DUE PASSI DALL'ITALIA.PORTARONO NELLA PENISOLA ITALICA LA SINTESI DI QUELLE CULTURE FINO AD ESSERE ASSORBITI DAL GRECO E DAL LATINO. SOPRAFFATTI DALLA RELIGIONE CRISTIANA, CI RESTA SOLO LA LORO GRANDE SACRALITÁ PER L'ALDILÁ E LO SPLENDORE ARTISTICO DELLE LORO NECROPOLI. RICCARDO FONTANA.
RispondiEliminaAVEVO RICEVUTO NEGLI ANNI 80 UN ESEMPLARE DELLA NOBILE SIGNORA FALASCHI DAL FIGLIO ROBERTO CON CUI HO LAVORATO ALL'AMBASCIATA D'ITALIA A BRASILIA:COME APPASSIONATO DI ETRUSCOLOGIA CONDIVIDO LA TESI DELLA ORIGINE PELASGICA-ILLIRICA-ALBANESE; CREDO CHE GLI ETRUSCHI SIANO UN POPOLO ETEREOGENEO PROVENIENTE PROGRESSIVAMENTE DALLE REGIONI ASSIRO-BABILONESI,MEONIA-LIDIA,OSSIA TURCHIA, GRECIA E QUINDI DALL'ALBANIA A DUE PASSI DALL'ITALIA.PORTARONO NELLA PENISOLA ITALICA LA SINTESI DI QUELLE CULTURE FINO AD ESSERE ASSORBITI DAL GRECO E DAL LATINO. SOPRAFFATTI DALLA RELIGIONE CRISTIANA, CI RESTA SOLO LA LORO GRANDE SACRALITÁ PER L'ALDILÁ E LO SPLENDORE ARTISTICO DELLE LORO NECROPOLI. RICCARDO FONTANA.
RispondiEliminaGli Albanesi sono discendenti degli Illiri e gli illiri sono discendenti degli etruschi(pelasghi) Intanto perche ci sono tante somiglianze con l'albanese odierno poi gli albanesi sono veramente dei cervelloni ... Poi gli etruschi (pelasghi) provenienti dall'illiri (che viene chiamata dagli Etruschi (illyria_cioe Liberta') come in toscana hanno chiamato il fimi Liri(liberta') cosi come la fontana.. E poi loro parlavano il Tosco e hanno lasciato il nome Toscana prorpio per la Loro lingua parlata!! Il popolo albanese. Viene considerato un popolo senza Cultura .. Pensandoci bene e' il contrario Gli albanesi hanno piu' cultura di tutti gli altri popoli !! Spero che questa verita' venga a galla perche' e davvero Assurdo nascondere la vera storia degli albanesi.. io sono italiana e mi piacciono tantissimo gli albanesi sia come persone che come Popolo ! Un bacio da francesca
RispondiEliminaquesto dimostra che siamo uno dei popoli più antichi in europa e che meritiamo il giusto rispetto dai nostri vicini....!
RispondiEliminaAlbanesi hano due dialeti Gegë-Toskë,un grand popolo
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