Si costituisce domani l'associazione albanese intotolata a madre Teresa - Turismo in Albania

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mercoledì 14 aprile 2010

Si costituisce domani l'associazione albanese intotolata a madre Teresa

Fonte Ravennanotizie qui


Con una cerimonia ufficiale, cui parteciperanno alti rappresentanti del Governo albanese, alla presenza del sindaco Fabrizio Matteucci e dell'assessore all'immigrazione Ilario Farabegoli, verrà costituita domani in municipio l'associazione albanese intitolata a "madre Teresa" (di Calcutta, originaria dell'Albania) con sede a Ravenna.


Il calendario degli appuntamenti della giornata prevede alle 9,30 un incontro riservato fra il sindaco e la la elegazione composta da
Susana Turku, Vice Ministero della Cultura di Albania, Nora Malaj, Vice Ministro dell'Educazione e della Scienza di Albania, Lorenc Luka, Sindaco Scutari, Arber Hadri, Direttore Museo Nazionale Pristina, Avdi Pireva, Assistente Ministro della Cultura Kosovo, Llesh Kola, Ambasciatore Albania in Italia, Edith Harxhi, Vice Ministro degli Esteri di Albania.
Seguirà la cerimonia ufficiale che prevede il saluto di benvenuto del sindaco Matteucci, alle 10.30, seguiranno i saluti delle autorità della Repubblica di Albania.

Gli interventi successivi, coordinati dal presidente dell'associazione Madre Teresa Arijon Abdylj, saranno a cura del vice ministro della Cultura della Repubblica di Albania sul tema "Le attività in occasione del 100° anniversario della nascita di Madre Teresa"; dell'Ambasciatore di Albania In Italia sull'importanza del mondo dell'associazionismo per l'inserimento degli stranieri nel tessuto sociale del paese ospitante; dell'Assessore all'immigrazione del Comune Ilario Farabegoli "Le politiche dell'immigrazione per l'inserimento degli stranieri nel tessuto sociale ravennate"; dei portavoce del coordinamento Ravenna Solidarietà Charles Tchameni e Liliana Picari sul tema " L'importanza di rafforzare la collaborazione fra le associazioni del territorio".
Seguiranno: la presentazione delle attività dell'Associazione da parte del vice presidente Denis Mema, la consegna di riconoscimenti ad artisti albanesi quali Ciko Zhani, Mirush Kabashi, Ardit Gjebrea, Lili Cingu e Rechep Celiqu per il loro contributo alla conoscenza della cultura albanese nel mondo e alle organizzazioni che hanno contribuito all'inserimento degli stranieri a Ravenna, e di libri di testo in lingua albanese ai bambini albanesi che vivono in Italia.

Nel pomeriggio, alle 17, sempre in municipio è previsto l'incontro pubblico sul tema: "Alla ricerca delle radici comuni nella cultura italiana ed albanese" di cui sarà moderatore Tahar Lamri, scrittore di origine algerina, Direttore Artistico del Festival delle Culture di Ravenna.
Dopo il saluto di Matteo Casadio, assessore alle Relazioni Istituzionali, gli interventi sono affidati a Lutfi Haziri, Ministro della Cultura della Repubblica del Kosovo che parlerà dell'importanza dello scambio interculturale per una migliore convivenza tra i popoli; a Nora Malaj, vice ministro dell'Educazione e della Scienza della repubblica albanese sul tema "I progetti comuni e l'interscambio culturale fra Albania e Italia"; e a Maria Grazia Marini, dirigente del servizio Turismo e Attività Culturali del Comune che tratterà il Progetto Ravenna Capitale della Cultura Europea.
Artisti e studiosi quali Apollon Bace, membro dell'Accademia delle Scienze di Albania, Ciko Zhani, Direttore del Teatro Nazionale dell'Opera e del Balletto di Tirana, Sandro De Maria, dell'Università di Bologna - Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e direttore della missione archeologica in Albania, Denis Mema, vice presidente dell'associazione Madre Teresa, affronteranno temi di natura storico culturale inerenti la realtà albanese.
La giornata di eventi si concluderà alle 20 al Teatro Alighieri con uno spettacolo (su invito) dal titolo "Conoscere l'Albania e il Kosovo attraverso la sua poesia, la sua musica e la sua danza": si esibiranno gli artisti del teatro Nazionale dell'Opera e del Balletto di Tirana con le leggende del ballo tradizionale quali Lili Cingu e Rexhep Celiku; gli artisti di ballo tradizionale dello "Ansambli Shota" di Pristina; il gruppo musicale di Forlì "Spartiti per Scutari Orkestra" diretti dal maestro albanese Bardh Jakova e con la partecipazione straordinaria di Mirush Kabashi, , attore e regista di fama internazionale.

Le manifestazioni in occasione della nascita dell'associazione albanese si concluderanno sabato 17 aprile alla Casa delle Culture dove i bambini potranno seguire la prima lezione di lingua madre e sulla storia e cultura del loro paese di origine. Ma sarà anche un'occasione di dialogo fra le nuove e le vecchie generazioni di albanesi residenti a Ravenna. Al termine avverrà la consegna della raccolta fondi in favore della Fondazione Bambini in Bisogno in Albania.

1 commento:

  1. Matteucci dà il benvenuto alla nuova Associazione della comunità albanese

    "La comunità albanese - commenta il sindaco Fabrizio Matteucci - è la comunità straniera più popolosa della nostra città.
    Sono 3.315 i cittadini albanesi che vivono a Ravenna, su un totale di 17.910 cittadini residenti che provengono da paesi stranieri.
    Madre Teresa non è solo un simbolo per l'Albania, ma un grandissimo esempio di umana pietà per tutto il mondo.


    La costituzione dell' Associazione che porta il suo nome è una forma potente di integrazione. E' uno strumento prezioso di scambio culturale ed economico, è un tassello importante del percorso di integrazione di questa comunità nella vita della nostra città.

    Una buona politica di integrazione si basa sul rispetto della legalità e sul ricoscimento dei diritti delle persone. I cittadini immigrati devono osservare le nostre leggi e le nostre regole, rispettando le nostre tradizioni e accettando di integrarsi con i nostri stili di vita.

    Il riconoscimento dei diritti passa, prima di tutto, dal rispetto reciproco della propria storia, delle proprie abitudini di vita e della propria cultura.
    Non ci può essere una guerra fra due civiltà, ma solo fra due intolleranze.
    Una buona politica di integrazione parte dal riconoscimento del diritto di cittadinanza.
    Dieci anni di residenza nel nostro Paese per diventare cittadini italiani sono troppi: ne bastano la metà. Come sono troppi due anni per i bambini nati in Italia da famiglie straniere.
    Sono nati in Italia, quindi sono italiani.

    Ci siamo posti un obiettivo ambizioso: candidare Ravenna a Capitale europea della cultura.
    Un percorso complesso, certamente altrettanto importante del risultato che vogliamo raggiungere.
    La definizione stessa di Capitale europea richiama un'idea di orizzonti allargati, l'idea di una città che, forte delle proprie radici, abbraccia tante culture.
    Do il benvenuto all'Associazione della comunità albanese che nasce nella nostra città: sono sicuro che lavoreremo bene insieme.

    fonte http://ravennanotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=34557

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