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martedì 9 dicembre 2014

RADICI PAGANE del cristianesimo - dai Pelasgi agli albanesi

RADICI PAGANE del cristianesimo


NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.
Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.
La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.
Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patticon queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una vergine.
Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva "divinizzazione" di Gesù.
Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come "nascita di Cristo", all'inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra.
Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.

PASQUA - In questo giorno i cristiani festeggiano la "resurrezione" di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all'equinozio di primavera.
Tutti i popoli pagani dell'Impero Romano, e non solo, conoscevano già questa festa, che non è altro che una festa primaverile: gli alberi germogliano, nei prati sbocciano i primi fiorellini e quindi la natura, dopo il freddo inverno, "risorge".
L'idea di resurrezione della natura diventò resurrezione di Cristo, e anche questo mito, in qualche modo, fu "incorporato" nella nuova religione che andava diffondendosi in antitesi al paganesimo ma, al tempo stesso, paradossalmente, non c'è tradizione pagana che non sia stata "rubata" e fatta propria dalla chiesa cristiana dei primi secoli.

MADONNA - Il Cristianesimo antico non prevedeva alcun tipo di devozione che non fosse rivolta esclusivamente a Dio. La penetrazione della nuova religione in territorio greco-romano ha fatto sì che fossero importati culti pagani, opportunamente rivisitati per dare loro quantomeno una sfumatura nominalmente cristiana.
La Chiesa ha sempre tollerato di buon grado queste contaminazioni, in quanto hanno favorito l'adesione al cristianesimo da parte delle popolazioni pagane, che potevano ritrovare elementi a loro familiari. Di tutte le contaminazioni pagane, la creazione del culto della "madonna" rivolto a Maria madre di Gesù è forse il più appariscente e anche quello che contrasta di più con i testi dei Vangeli.
Gesù, da buon ebreo monoteista, non ha mai proposto il culto di sé stesso, né ha mai avuto pretese divine. Men che meno ha mai accettato che sua madre diventasse meritevole di particolari onori solo per motivi di parentela fisica.
Al contrario, nel vangelo di Matteo si legge che quando Gesù iniziò a predicare, sua madre lo venne a prendere per portarlo a casa, considerando probabilmente una stramberia il fatto che il figlio si dedicasse a problematiche religiose piuttosto che aiutare il padre nel lavoro di carpentiere.
Quando Gesù seppe che sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, rispose con questa frase: "Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?". Poi, con la mano indicò i suoi discepoli e disse:"Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre" (Matteo 12, 46-50).
Ma non è tutto: nel vangelo di Luca si racconta di una donna che fu probabilmente la prima persona a rivolgere delle parole di devozione alla madre di Gesù, in presenza di quest'ultimo. La donna disse infatti: "Beato il seno che ti portò e le mammelle che ti allattarono!" Ma Gesù disse: "Beati piuttosto quelli che odono la Parola di Dio e l'osservano." (Luca 11:27-28).
Come si vede chiaramente, i vangeli sottolineano che l'insegnamento di Gesù è teologicamente rigoroso, centrato sull'osservanza degli insegnamenti e non su devozioni sentimentali.
Ma i popoli pagani che aderivano, per fede, per paura o per convenienza, alla nuova religione, non potevano certo dedicarsi alla lettura dei vangeli (a parte l'analfabetismo, siamo in un'epoca dove ogni comunità cristiana possiede solo una piccola porzione del nuovo testamento) e preferivano seguire una religiosità istintiva, che li portava addirittura a preferire il culto di qualche divinità "materna" piuttosto che l'austera adorazione dell'unico Dio. Esistono anche motivazioni psicologiche profonde, che rendono la figura materna più protettiva e rassicurante di quella paterna.
Il culto della madonna, sebbene contenga elementi sincretistici di varia provenienza, deriva principalmente dal culto di ISIDE.
E' Iside che era definita "la Vergine", come del resto molte altre madri di eroi divini secondo i miti mediterranei.
Poiché Iside rappresentava la notte (nei miti pagani sono rappresentati anche eventi astronomici -  vedi anche sotto la voce "natale") molte sue statue erano nere (come le tenebre appunto) e questo spiega l'esistenza di "madonne nere". Tuttora esistono più di 450 luoghi in cui si trovano Madonne Nere. E’ stato appurato, da reperti, che moltissime chiese cattoliche sono sorte su antichi templi di Iside, ad esempio la Chiesa di S. Stefano a Bologna, come pure Notre Dame a Parigi. Nei secoli passati molte immagini e statue delle originali Madonne Nere sono state distrutte o si trovano in collezioni private. Alcune sono state riprodotte e spesso sono diventate bianche (a volte riprodotte su marmo bianco!) forse per cancellare la loro origine "pagana"!
La chiesa cattolica, nei secoli, pur non avendo alcun conforto nei testi evangelici, anzi in antitesi agli stessi vangeli, è andata elaborando una "teologia mariana" che ha concentrato sempre di più su Maria le mitologie pagane sulle divinità femminili, materne, vergini.
Persino le FESTE dedicate a Maria sono la trasformazione, anzi per meglio dire il proseguimento, di antiche feste dedicate alle madonne pagane.
Fu il concilio di Efeso a introdurre ufficialmente nella chiesa cristiana il mito pagano della Dèa madre che fecondata da un Dio padre fa nascere un essere semidivino. Maria fu proclamata "Madre di Dio" nel 431, ben 4 secoli dopo la predicazione di Gesù.
Non è un caso che ciò sia avvenuto proprio ad Efeso, città che aveva un forte attaccamento al culto di una madonna (in questo caso si trattava di Artemide o Diana).
Negli Atti degli Apostoli si racconta che quando Paolo arrivò in questa città con il proposito di fondare una comunità cristiana, incontrò una forte ostilità da parte della folla, che l'accusava di minacciare la sopravvivenza del culto della loro "madonna".
Le grida "grande è l'Artemide degli Efesini!" (Atti 19,28) mostravano la potenza di un culto che indusse Paolo a lasciare la città. Se Paolo avesse proposto agli Efesini la venerazione di Maria, certamente non avrebbe istigato una simile contrapposizione.
Il fatto è che per i primi cristiani era assolutamente impensabile la sola idea di poter avere un culto di tipo "mariano".
Chi l'avrebbe detto che dopo 4 secoli i pagani non avrebbero più temuto che il cristianesimo entrasse in competizione con il mito della dèa madre? Anzi, al contrario, i pagani sono riusciti ad introdurre i loro miti nel cristianesimo.

CULTO DEI SANTI  - I primi cristiani avevano la più totale repulsione per ogni tipo di onore o devozione sia per le persone che per le statue o immagini, essendo rigidamente monoteisti come gli ebrei. Negli Atti degli Apostoli si racconta che Pietro rimproverò Cornelio perché si era inginocchiato davanti a lui, con la frase: "Levati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26).
Non appena il cristianesimo iniziò a diffondersi in terre pagane, la prima e più immediata esigenza dei nuovi convertiti era di trovare un corrispettivo alle divinità protettrici del politeismo. La chiesa, da sempre intollerante solo quando si mette in discussione la sua autorità, ma estremamente compiacente nell'assecondare ogni compromesso spirituale pur di espandersi numericamente, ha pensato bene di istituire, prima a livello ufficioso, poi come vero e proprio dogma, il culto dei santi.
In realtà, per i primi cristiani il termine "santo" era esteso a tutti i credenti. Tutte le epistole di Paolo terminano con dei saluti, e spesso si leggono frasi del tipo "salutatemi tutti i santi che sono nella tale città", ecc.
Tuttavia, dopo circa un secolo dall'inizio dell'espansionismo cristiano, si cominciò prima a parlare di "martiri" a proposito di coloro che erano morti a causa di persecuzioni, e successivamente di "santi" per designare coloro che erano riusciti a mettere in pratica in modo efficace tutta la dottrina. Entrambi, martiri e santi, furono oggetto di culto in sostituzione della pluralità di dèi che, a livello psicologico, non potevano trovare una adeguata sostituzione nella semplice e austera adorazione dell'unico dio monoteista giudeo-cristiano.
Poiché i dèi pagani erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi.
La festa del dio locale diventò la "festa del patrono".
Anche molti templi dedicati agli dèi e alle dèe pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai nomi delle antiche divinità.
Cosicché, ad esempio, molti templi di Giove divennero chiese di San Giovenale. Ci sono poi innumerevoli luoghi dedicati alle divinità femminili, principalmente templi di iside, che sono poi diventate chiese dedicate a Maria.

CANDELORA - I romani, per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della deaFebrua, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici. La chiesa cattolica ha mantenuto la festa modificandone il significato, dedicandola alla commemorazione del rito di purificazione di Maria che, come tutte le donne ebree, dopo aver partorito, si sottopose al prescritto periodo di isolamento, una sorta di quarantena dettata da precauzioni igieniche sia pure codificate sottoforma di pratica religiosa.
MAGGIO - Secondo la chiesa cattolica, "mese della madonna". In realtà il mese di maggio era dedicato dalla religione romana  alla Dèa Maia. E' sempre a lei che erano dedicate anche le rose.

SAN GIOVENALE  - Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di Giove trasformati in chiese. (fonte)



Altre feste pagane che negli anni sono scomparse oppure "riciclate".

24 dicembre - 20 gennaio: Bet
24 dicembre: Giorno della Betulla

25 dicembre: .
Festa di Ecate.
Sol Invictis.
Festa di Dagda.

31 dicembre: Festa di Artemide.
Notte del Popolo Fatato.

01 gennaio: Capodanno.
Festa di Giano.

06 gennaio: Festa di Iside.
Festa di Holla, di Frigg e di Fulla.
Festa di Berchta.
Battesimo di Osiride.
Festa dei miracoli.

09 gennaio: Festa di Selene.

17 gennaio: Festa di Odino.

17 febbraio - 21 gennaio: Giorno del Sorbo

31 gennaio: Grande Sabba di Brigit.

01 febbraio: Imbolc.
Festa di purificazione.

02 febbraio: Candelora.

06 febbraio: Festa di Dioniso.

07 febbraio: Festa di Selene.

14 febbraio: Festa dell'amore.

18 febbraio – 17 marzo: Nion

18 febbraio: Giorno del Frassino.

27 febbraio: Festa di Marte.

05 marzo: Festa di Iside ed Ecate.

11 marzo: Festa di Artemide.

15 marzo: Festa di Penitenza.

17 marzo: Festa di Ishtar.

18 marzo – 14 aprile: Fearn

18 marzo: Giorno dell'Ontano.

20 – 21 marzo: Equinozio di Primavera.
Grande Sabba.
Festa di Oestara e della giovinezza.
Festa di Freya.
Giorno della Ginestra.

23 marzo: Morte di Attis.

25 marzo: Festa di Attis risorto.
Festa di Adone.

31 marzo: Festa della Luna.
Festa delle Rune (divinazione).

15 aprile – 12 maggio: Saile

15 aprile: Giorno del Salice.

20 aprile: Festa delle Fate.

28 aprile: Festa di Flora.

30 aprile: Notte di Valpurga.

01 maggio: Festa di Fauna (Bona Dea).

01- 04 maggio: Beltane.
Grande Sabba dell'Estate,
Calendimaggio.
Festa di Cerere.
Festa di Morrigan.

08 maggio: Festa delle Dee.

09 maggio: Festa di Artemide.

11 maggio: Festa di Frigg.

13 maggio – 09 giugno: Hat

13 maggio: Giorno del Biancospino.

18 maggio: Festa di Aradia.

20 maggio: Festa di Gea.

28 maggio: Festa della Geomanzia.

09 giugno: Festa di Vesta.

10 giugno – 07 luglio: Duir

10 giugno: Giorno della Quercia.

15 giugno: Festa di Baldur.

20 giugno: Festa di Atena.

21 – 24 giugno: Solstizio d'Estate.
Grande Sabba della Terra.
Festa di Giano.
Festa della Natura.
Giorno dell'Erica.

24 giugno: Notte di S. Giovanni (erbe e magia).
Festa di Foris.
Festa della Fortuna.

05 luglio: Festa d'Estate dei Quattro Elementi

08luglio: Giorno dell'Agrifoglio.

08 luglio - 04 agosto: Trinne

22 luglio: Festa della Grande Madre.

28 luglio: Festa di Thor.

31 luglio: Grande Sabba del raccolto.

01 agosto: Lunghnassadh (festa di Lug)

04 agosto: Festa di Atena.

05 agosto – 01 settembre: Coll

05 agosto: Giorno del Nocciolo.

10 agosto: Festa degli Dei.

13 agosto: Festa di Diana.

19 agosto: Festa di Venere.
Festa di Cibele.

02 settembre – 27 ottobre: Muin

02 settembre: Giorno della Vigna.

03 settembre: Festa di Iside.

08 settembre: Festa di Tyr.

21 – 23 settembre: Equinozio d'Autunno.
Grande Sabba d'Autunno.
Giorno del Pioppo.

29 settembre: Festa di Mercurio.

30 settembre – 27 ottobre: Gort

30 settembre: Giorno dell'Edera.

04 ottobre: Festa del Bosco.

16 ottobre: Festa di Astarte.

20 ottobre: Festa di Pan.

22 ottobre: Festa degli Elfi.

28 ottobre – 24 novembre: Peith

28 ottobre: Giorno del Tiglio.

31 ottobre: Grande Sabba di Hallowe'en.

01 novembre: Samhain.

10 novembre: Festa di Loki.
Festa degli Antichi Spiriti.
Festa di Epona.

11 novembre: Festa di Sucellus.

18 novembre: Festa di Artia.

25 novembre – 22 dicembre: Ruis

25 novembre: Giorno del Sambuco.

30 novembre: Festa di Diana.

03 dicembre: Festa di Myrddin (Merlino).

08 dicembre: Festa d'Inverno dei Quattro Elementi.

12 dicembre: Festa degli Gnomi.

20 dicembre: Festa di Cernunnos.

21 – 23 dicembre: Solstizio d'Inverno.
Grande Sabba d'Inverno.

23 dicembre: Giorno del Tasso, Idho.

Leggi anche Il paganesimo in Albania da oltre 3000 anni

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